Il primo fumetto di questa categoria è Jacula, pubblicato dalla casa editrice Ediperiodici, poi Edifumetto, dal 1969 fino al 1982 per un totale di 327 albi.
La protagonista è una vampira bionda e dalle forme generose che fu vampirizzata in Transilvania nel 1835.
Attraverso un rituale magico può vivere anche di giorno ed è accompagnata in giro per il mondo da un amante, Carlo Verdier, che la salva anche da situazioni pericolose.
Nelle sue storie troviamo topos e motivi ricorrenti dei classici della letteratura dell’orrore, ci si imbatterà in tutto il repertorio della teratologia (Frankestein, l’uomo invisibile ecc.), si incontreranno i discendenti di personaggi famosi quali il pronipote del Marchese .
De Sade e quello di Jilles De Rais; anche il Diavolo farà la sua comparsa. I disegni non appaiono di qualità eccelsa, anche perché la casa editrice aveva bisogno di moltissime pagine; sebbene Jacula appartenga alla categoria pornografica, i lettori contemporanei possono rimanere delusi dalla scarsa dovizia di particolari masturbatòri, le scene piccanti ci sono, ma hanno poco a che vedere con ciò che propone l’editoria d’oggi: quando l’atto sessuale non è nascosto da qualcosa, si vede ben poco e si limita a poche tavole per albo.
I riferimenti alla letteratura sono discretamente curati, vista la categoria cui i fumetti appartengono, in particolare quando Jacula è testimone dei miti di Cthulhu attinti da Lovecraft.
Sebbene le atmosfere siano cupe, le storie contengono anche momenti umoristici non solo legati al sesso.
Da Jacula è stato tratto anche un film porno, d’altra parte gli spunti non mancavano...